Italo Libri

Argomento: Editoriali
Pubblicazione: 16 gennaio 2019

Chi avrebbe mai immaginato che anche a Østerbro, quartiere borghese di Copenaghen, ci fosse una libreria che punta sulla letteratura italiana? È stata una bella scoperta e si tratta di Italo Libri, fondata da Siri Rønne Christiansen, ventisettenne danese appassionata di Pasolini. Siri ha iniziato a studiare l'italiano a sedici anni e poi a La Sapienza. Con la libreria e caffè letterario ha aperto bottega da poco tempo. A descriverci questa nuova realtà è Giulia Longo, ricercatrice in Filosofia e gæsteforsker presso il Centro di Ricerca Søren Kierkegaard dell’Università di Copenaghen. Italo Libri è uno dei rari casi di libreria sorta dall’idea di una persona del posto, non italiana, ma specializzata in lingua e letteratura italiana. Leggete l’articolo di Giulia nella rubrica Libreria.

La rubrica Personaggio ospita l’intervista a Francesca Cosi e Alessandra Repossi fondatrici dello studio editoriale cosi&repossi. Entrambe traduttrici editoriali, autrici e giornaliste. Insieme parlano dell loro lavoro e della loro nuova iniziativa di incontri sulla traduzione, Ponti di parole, che si svolgono a Pistoia fino al 31 luglio, in biblioteca.

Chi scrive i nostri libri, epistolario di Julio Cortàzar, è spiegato nella nota del traduttore di Giulia Zavagna (edizioni Sur). A quanti cominciano e proseguono a leggere queste lettere di Cortàzar fino all’ultima, la raccolta può sembrare un film documentario in formato libro, è bellissimo e percorre tutta la vita letteraria dell’autore a partire dagli esordi.

Segue la nota del traduttore di Ramona Ciucani sulla sua traduzione dall’arabo, della raccolta La trilogia palestinese del poeta e intellettuale palestinese Mahmud Darwish (tradotto insieme a Elisabetta Bartuli). Un autore che fino a pochi anni fa era stato pubblicato in Italia da Epoché nella traduzione di Chirine Haidar. Adesso le poesie di Darwish sono di nuovo presenti nelle librerie italiane nella collana Comete di Feltrinelli. La raccolta contiene i suoi maggiori testi in prosa, un poema finale e le opere giovanili.

E poi un mondo di cacciatori, pescatori, spiriti della terra, principesse, giganti in Fiabe lapponi, primo volume Iperborea di una serie dedicata alle fiabe scandinave che attinge alle prime raccolte scritte nell’Ottocento, nella traduzione di Bruno Berni.

Tra le novità di Fazi quest'anno è stata una sorpresa trovare un romanzo di Salvatore Adamo, cantautore italobelga e adesso esordiente scrittore con La notte... l'attesa. Una bella testimonianza sulla prima generazione di italiani all'estero.

Segue una nota sulla traduzione dall’inglese da parte di Silvia Manfredo per L’orso che non c’era di Oren Lavie (edizioni e/o). Silvia spiega come si è cimentata di fronte a un testo destinato ai piccoli lettori, ricco di immaginazione e filosofia, illustrato da Wolf Erlbruch.

Infine 31 notti di Ignacio Escolar, nella traduzione degli allievi della Scuola di specializzazione in traduzione editoriale dell’Agenzia Tuttoeuropa con la supervisione di Gina Maneri e l’editore Marcos y Marcos, che lo ha pubblicato. Romanzo breve, diviso in 31 piccoli capitoli, come le 31 notti di un bollente agosto madrileño.

Come è noto, la traduzione di un testo non è mai da considerarsi un lavoro finito, compiuto, completo, molte rimangono le alternative, i dubbi, i dilemmi. Daniele Petruccioli spiega come le piccole barriere nella sua traduzione del romanzo Pezzi di vetro di Alain Mabanckou (66thand2nd).

Buone letture e buone traduzioni!