La «nuova» Nota del Traduttore

Argomento: Editoriali
Pubblicazione: 1 ottobre 2019

Bentornati su La Nota del Traduttore, nella nuova versione! Ripensare il tutto è stato un lavoro lungo e naturalmente c’è stata un’estate caldissima.

Inventarsi una nuova grafica è stata l'occasione per aggiungere una rubrica a cui pensavo da tempo, Traducibili. Di cosa si tratta? Traducibili mette in rassegna novità di narrativa straniera non ancora pubblicate in Italia e pertanto non ancora tradotte in italiano; ciascuna novità è descritta attraverso la scelta di un articolo raccolto dalla stampa straniera, tradotto in italiano.
Una rubrica quindi per scoprire fonti nuove, editori e autori stranieri che forse non conoscevate, agenti letterari e titoli freschi di stampa. In questa newsletter i primi tre romanzi Traducibili sono un’esplorazione nell’area Benelux: L’architecture des temps instables, romanzo dello scrittore e poeta italo-lussemburghese Jean Portante (éditions Phi), nell’articolo di Marie-Laure Rolland su Wort (Lussemburgo); Robinson, dello scrittore linguista belga francofono Laurent Demoulin (Gallimard), nell’articolo di Guy Duplat su La Libre (Belgio); L’obsolescence programmée de nos sentiments, della fumettista olandese Aimée De Jongh e del fumettista belga francofono Zidrou (Dargaud), negli articoli di Stefan Nieuwenhuis su NRC (Olanda) e di Marja Pruis su De Groene Amsterdammer (Olanda), entrambi gli articoli sono tradotti dal nederlandese da Elisabetta Svaluto Moreolo.

La rubrica storica, La Nota del Traduttore, è stata migliorata e ogni romanzo accoglie due articoli affiancati: nella colonna di sinistra una nota del traduttore e nella colonna di destra una recensione; due punti di vista da parte di due lettori differenti. Tra le note di questo numero c'è quella di Barbara Delfino per la sua bellissima traduzione del romanzo I vagabondi, di Olga Tokarczuk, Premio Nobel 2018; complimenti a Olga Tokarczuk e a Barbara Delfino!
Tutti gli articoli di recensione sono raccolti nella sezione 
Libri.
Nella sezione Focus trovate L'intervista che sostituisce Personaggio, in questo numero è dedicata alla scrittrice greca Ersi Sotiropoulos autrice della biofiction su Costantino Kavafis, Cosa resta della notte (nottetempo), un titolo suggestivo preso da un verso di Isaia a interrogarci sulla ciclicità del giorno e della notte. Tre giorni che si susseguono nella vita di Kavafis da giovane tra realtà documentata e momenti di stupenda finzione. A Cosa resta della notte fa riferimento la nota del traduttore di Andrea Di Gregorio per la sua splendida traduzione dal greco, e nella colonna di destra l'articolo di Alessandra Zuliani.

Sempre in Focus c'è ancora Librerie, ma non sarà più così immediato né frequente leggere un articolo su una libreria italiana all’estero, semplicemente perché oltre a quelle già recensite ne sono rimaste davvero poche. Un settore così specializzato che ha incantato fino a tempi meno connessi, ecco, ci auguriamo che torni presto a stupirci. Troverete quindi ogni volta un articolo su una libreria scelta tra mille e con dettagli che la rendono particolare. In questo numero la libreria in evidenza è Passa Porta, luogo preferito dai traduttori.

Continua a esserci la rubrica più recente, FashLetter, dedicata agli speciali che riceverete in più, volta per volta. All’etichetta autori si apre una pagina con il riepilogo dei traduttori che hanno scritto su La Nota del Traduttore e quindi il riepilogo degli scrittori e degli editori a cui ogni libro fa riferimento. La segnalazione di eventi, presentazioni, saloni, festival, ecc. sono aggiornati in Agenda.

Allora, siete pronti?

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