L’associazione internazionale CEATL con sede a Bruxelles, volta a facilitare lo scambio di idee e informazioni tra le associazioni di traduttori letterari dei diversi paesi europei e per rafforzare le azioni volte a migliorare le condizioni di lavoro della categoria, ha di recente lanciato un'inchiesta sulle condizioni di lavoro dei traduttori in tutta Europa.
Per i traduttori letterari italiani l’inchiesta è coordinata da Strade e AITI, membri CEATL.
L’inchiesta è rivolta a chiunque operi nel campo della traduzione editoriale.
Oltre alle domande su compensi, contratti, royalties, ecc., è stata aggiunta una domanda sugli effetti della crisi Covid-19 sulla nostra categoria.
I dati raccolti saranno preziosi, in quanto potranno fornire un quadro europeo e un quadro nazionale della situazione.
È importante quindi per ogni traduttore compilare e diffondere il più possibile l’inchiesta, urbi et orbi, disponibile nelle principali lingue dei membri del CEATL.
Il QUESTIONARIO è anche in italiano, è anonimo e scade il 10 luglio 2020, affrettatevi!
I dati raccolti saranno utili per proseguire l’impegno di Strade con le istituzioni nazionali ed europee a favore di migliori condizioni di lavoro, ottenendo aiuti e sussidi per traduttori letterari, difesa del diritto d'autore, maggiore riconoscimento culturale e maggiore visibilità.
I risultati saranno utilizzati dall'EACEA (Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura) per valutare il tasso di aiuti alla traduzione che il programma culturale dell'UE concede agli editori europei.
I dati raccolti saranno inoltre resi disponibili per le organizzazioni che sovvenzionano la letteratura nazionale ed europea e, a tal fine, finanziano le traduzioni in altri paesi. Questi dati saranno benvenuti nella loro rete europea di traduzione, ENLIT (European Network for Literary Translation).
Infine, tutte le associazioni membri CEATL possono fare affidamento su questi risultati per svolgere le proprie azioni.
Partecipate numerosi!
Oltre a questa iniziativa, Strade, il sindacato dei traduttori editoriali, ha in programma altri progetti nel lungo termine. In questi mesi segnati dalla crisi Covid 19, il suo impegno si è concentrato sui vari provvedimenti varati dal governo, affinché i lavoratori in regime di diritto d'autore della filiera produttiva dell'editoria non venissero dimenticati. Un traguardo importante è stato recentemente raggiungo con il decreto Rilancio, grazie a un emendamento all'art. 183 a firma dell'on. Alessandro Fusacchia e dell'on. Flavia Piccoli Nardelli della Commissione cultura alla Camera. L'emendamento, che ha ottenuto il parere favorevole del Governo e attende il voto di fiducia del Parlamento, specifica che il fondo istituito per sostenere l'editoria libraria deve andare a beneficio di tutta la filiera, compresi i lavoratori che ricavano redditi prevalentemente dal diritto d'autore. Strade è al lavoro affinché questo primo importante riconoscimento da parte delle istituzioni si trasformi in una misura strutturale: l'istituzione di un fondo per i traduttori, ispirato alle migliori esperienze europee.
Un'altra nuova iniziativa è il mentorato sulla traduzione editoriale, finalizzato ad aiutare le nuove leve a orientarsi in questo mestiere. Naturalmente è sempre possibile iscriversi al sindacato Strade SLC CGIL e StradeLab.