Il 2020, numero abbondante, ha il vento nelle vele!
Sarà un anno per il clima, per la salvezza del pianeta.
Sarà un anno bisestile e non siamo superstiziosi.
Sarà l’anno di Beethoven per i 250 anni dalla nascita. La quinta e la nona sinfonia, già molto presenti nella nostra quotidianità, lo saranno ancora di più, non dubitate, per un 2020 anche romantico.
Non sappiamo cosa sarà in politica, cambia sempre tutto così in fretta che è impossibile fare pronostici. Ci auguriamo maggiori fondi alla cultura.
Ci sarà per tutti il tormentone delle presidenziali americane, si parlerà solo di quello, mettetevi comodi e gli appassionati del genere possono già cominciare con Questa è l’America di Francesco Costa (Mondadori), il suo nuovo racconto sempre dettagliato sull'America e le presidenziali.
Ci saranno elezioni anche in Europa, soprattutto nei Balcani e in Grecia. La Croazia avrà il suo primo turno di presidenza europea. Buone notizie quindi, gli Stati piccoli racconteranno la loro storia al mondo.
In questo numero l’obiettivo è infatti di raccontare l’Europa attraverso i suoi autori più lontani: il macedone Nenad Joldeski nella no
ta di Davide Fanciullo e un mio articolo, lo sloveno Vitomil Zupan nella nota di Patrizia Raveggi e un articolo di Michele Guerra, il francese Georges Perec nella nota di Angelo Molica Franco e un articolo di Dario Pontuale, il polacco Andrzej Sapkowski, eroe indiscusso del fantasy crossmediale con The Witcher, nella nota di Raffaella Belletti.
L’intervista è a Patrizia Raveggi, traduttrice editoriale dallo sloveno per spiegarci la lenta diffusione delle letterature balcaniche in traduzione.
I Traducibili sono questa volta una trilogia canadese di David Goudreault. Una scrittura esplosiva che racconta le disavventure di un personaggio divertente e drammatico che l'autore conosce bene attraverso la quotidianità del suo lavoro.
Auguri a tutti, buone letture, buone traduzioni e Buon Anno!