Lo sapevate che sull’isola di Procida c’è una nuovissima libreria? È un vero gioiello, si tratta della prima libreria con il marchio Nutrimenti dell’editore romano Andrea Palombi. Si trova nel cuore di Procida, nell’unico tratto pedonale del fronte del porto di Marina Grande, in via Roma 54. È stata ricavata in uno dei tipici grottoni che disegnano la frontline del porto e che per secoli sono serviti come ripari per le imbarcazioni. Locali molto profondi e con una struttura a cannocchiale, che si va a mano a mano restringendo per ospitare i lunghi alberi delle imbarcazioni a vela. Leggiamo il racconto di Andrea Palombi, sarà sorprendente scoprire una catena libraria finalmente in controtendenza, non più libri prevedibili ma libri veri.
Com’è nata l’idea di una libreria a Procida?
L’idea è nata innanzitutto sulla spinta di una precisa richiesta che veniva da diversi residenti di Procida dove una vera libreria non c’era. E poi da una serie di considerazioni concrete: l’isola, anche se piccola, è densamente popolata (oltre 11.000 residenti), una popolazione che triplica durante l’estate, e nei week end di buona parte dell’anno è meta di molti napoletani (la città è a soli 35-40 minuti di aliscafo). Da pochi anni a Procida c’è poi un grande porto turistico che ospita fra l’altro due importanti società di charter, con una grande movimento di dipartisti.
Come ha reagito la cittadina al vostro arrivo?
Direi oltre ogni nostra più rosea aspettativa. Con entusiasmo e persino gratitudine. Siamo rimasti stupefatti, e anche commossi, quando durante l’affollata inaugurazione, più di un procidano ci ha portato un dono in segno di ringraziamento. E poi fin dai primi giorni abbiamo registrato una forte presenza in libreria dei residenti che costituiscono di gran lunga la maggior parte dei nostri clienti. Con una nota che ci fa molto piacere: l’attenzione dei più giovani. Abbiamo infatti un soppalco dedicato interamente ai libri per ragazzi e spesso entrano ragazzi e bambini, magari dopo la partitella a pallone sul piazzale della chiesa, a sfogliare libri.
Chi dirige la libreria?
A gestire la libreria sono Danilo Petrucci, oltre dieci anni di esperienza nella Fnac di Napoli, e Natalia Ambrosino, procidana giovane, ma molto energica organizzatrice di iniziative sociali e culturali.
Qual è lo stile della libreria?
Il progetto per il layout della libreria è stato curato dallo studio di architettura Gnosis di Napoli con l’obiettivo di realizzare un posto in perfetta continuità con il contesto. Il filo conduttore è l’uso di materiali di recupero: le mensole sono tavole da cantiere opportunamente trattate, i ripiani sono costituiti da pallet sovrapposti o dalle bobine di legno usate per i cavi. Sul soffitto, a coprire il condotto per il condizionamento dell’aria, tavole decolorate. Il tutto a dare l’idea e il sapore del legno come viene spesso restituito dal mare. All’ingresso abbiamo invece due ampie scaffalature dedicate una ai libri di mare e l’altra ai principali successi del momento. A sottolineare da una parte la specificità della libreria, dall’altra la sua assoluta apertura sul panorama editoriale nazionale. Sempre all’ingresso abbiamo poi il settore dedicato ai libri sulla storia, l’architettura, la natura di Procida. E anche guide, saggi e romanzi su Napoli e le isole del golfo. Nel secondo ambiente abbiamo poi un vasto assortimento di narrativa e di saggistica e infine la manualistica per il tempo libero.
C’è un settore che avete deciso di mettere in evidenza?
Sicuramente la storia locale. Abbiamo verificato che c’è un grande desiderio di avere più strumenti, quasi l’urgenza di ritrovare o rafforzare la propria identità. Non a caso il nostro best seller assoluto è il recente libro di Elisabetta Montaldo, Procida. Segni, sogni e storia di un’isola marinara. Un altro settore forte è, come dicevo, quello dei libri per ragazzi che in questo momento costituiscono quasi il 50% delle nostre vendite. E con l’arrivo dell’estate va bene anche il settore dedicato al mare in cui offriamo manualistica, narrativa, ma anche carte nautiche e portolani. Ma in generale in questi primi mesi ci siamo ripromessi di essere molto “in ascolto” per capire il tipo di domanda a cui dobbiamo saper rispondere.
La clientela è composta fino ad oggi soprattutto da residenti, anche se con l’inizio dell’estate stanno aumentando i turisti e anche gli stranieri, tanto che abbiamo già un piccolo settore di libri in lingua.
Ovviamente seguiamo con attenzione quanto accade a livello nazionale, stando però attenti a declinarlo nel contesto specifico. Fra le prime sorprese c’è stato infatti il rendersi conto che libri che viaggiano su numeri da best seller altrove qui non muovono una copia. Mentre autori come Elena Ferrante, Maurizio De Giovanni o Valeria Parrella hanno una fedele schiera di lettori.
Organizzate incontri con gli autori?
Assolutamente sì, anche per coerenza con il progetto della libreria. Fin dall’inizio abbiamo infatti sottolineato di non voler aprire un “negozio”, ma un posto che funzionasse come vero e proprio presidio culturale. Un luogo cioè in grado di offrire tutti gli strumenti necessari, e una importante finestra sul mondo a chi vive nell’isola, ma anche un luogo di incontro e di confronto. Già quando la libreria non era ancora aperta, e i lavori ancora in corso, abbiamo fatto una prima riunione con gli insegnanti (a Procida ci sono tutti gli ordine di scuole dalle elementari alle superiori) per capire come poter collaborare al meglio per familiarizzare i ragazzi con i libri, ad esempio facendogli incontrare gli autori italiani più in vista o con progetti attivi di vario tipo. Da subito abbiamo poi iniziato a fare in libreria incontri con gli autori che hanno assunto ormai una cadenza settimanale. A settembre sicuramente collaboreremo con il Premio Elsa Morante, e in progetto per il prossimo anno c’è il lancio di un festival letterario che crediamo avrà ripercussioni anche a livello nazionale.
Oltre alle novità, quali criteri seguite nel proporre i vostri suggerimenti di lettura?
Come dicevo, in questi primi mesi privilegiamo l’ascolto dei nostri interlocutori. E su questa base stiamo mano a mano aggiustando il tiro e definendo l’offerta della libreria. Una bussola sempre valida, attiva già in Nutrimenti come casa editrice, è in ogni caso quella della qualità. Anche a costo di perdere qualche vendita, non riempiendoci, tanto per fare un esempio, di libri “mass market” a prezzi di svendita.
Ne aprirete altre?
Sì, i primi di settembre aprirà “L’amico ritrovato” nel centro storico di Genova, luogo che era rimasto sguarnito di librerie. In questo caso però Nutrimenti avrà una partecipazione minoritaria in collaborazione con Fabio Masi, leggendario libraio di Ventotene e altri due bravissimi librai genovesi.