Mein Kampf
Il nucleo dell’intreccio non parla di amori qualunque, ma di “un amore” preciso, quello simbiotico tra vittima e carnefice, ed è una riflessione feroce sull’eterna coppia “ebrei” e “tedeschi”, qui presentata come uno spietato duo comico che occhieggia a Caino e Abele e ricorda Laurel e Hardy. Anche nelle sue opere precedenti, Tabori aveva usato l’umorismo per spiazzare lo spettatore...