Chi scrive i nostri libri

Traduzione da: Letteratura argentina
Quella di Cortázar è a mio avviso una corrispondenza che si potrebbe definire di respiro universale: non c’è nulla che sia davvero solo ed esclusivamente personale, se per personale intendiamo distaccato ed estraneo alla letteratura. Per il gran cronopio le due dimensioni erano sovrapposte e a volte interscambiabili. Lo spettacolo a cui assistiamo addentrandoci nella sua corrispondenza è proprio questo: la letteratura che permeava ogni aspetto della sua quotidianità – dal più comune e insignificante, a episodi rari e stupefacenti – e allo stesso tempo la sua vita, con piccoli dettagli biografici che diventano letteratura, passando attraverso il caleidoscopico filtro del suo sguardo e della sua scrittura. In Respirazione artificiale, Ricardo Piglia immagina che si possa scrivere un romanzo fatto di lettere: «Quale modello migliore di autobiografia si può concepire dell’insieme di lettere che una persona ha scritto e inviato a destinatari diversi, donne, parenti, vecchi amici, in situazioni e stati d’animo differenti?» Chi scrive i nostri libri è questo: Cortázar ci è riuscito, e ci ha consegnato una preziosa autobiografia involontaria.
Editore di Chi scrive i nostri libri