In questa rassegna si è voluto mettere in evidenza la letteratura ungherese con Kertész, Szabó e Agota Kristof che vive in Svizzera dal 1956 e scrive in francese.
Magda Szabó, scrittrice ottantenne (nata a Debrecen nel 1917), tutt'ora prolifica è approdata alla notorietà dopo che Herman Hesse fece tradurre i suoi romanzi. È apprezzata da oltre cinquant'anni in Ungheria e all'estero. Vanta traduzioni in 43 paesi. Esce in Italia per la prima volta la sua favola più famosa che ha incantato e divertito genitori e figli "Lolò, il principe delle fate" tradotto dall'ungherese da Vera Gheno (Edizioni Anfora).
Tra i paesi dell'est europeo l'Ungheria offre una letteratura tra le più interessanti, purtroppo nelle Università italiane la lingua ungherese è rappresentata come una lingua periferica, poco studiata.
Nella sezione "Romanzo" un romanzo afrikaans di Wilma Stockenström, traduzione di una traduzione d'autore; "Spedizione al Baobab" è tradotto dall'afrikaans in inglese da J. M. Coetzee e dall'inglese verso l'italiano da Susanna Basso (Ilisso). Ancora in "Romanzo", "Lontano da Odile" di Christian Oster, scrittore francese, tradotto da Leonella Prato Caruso per Nottetempo.
Nella sezione "Saggio" l'antologia dei migliori scritti di Lester Bangs, critico musicale di culto nell'America degli anni '70: "Guida ragionevole al frastuono più atroce", tradotto da Anna Mioni (minimum fax), traduttrice di narrativa e di libri sul rock.
In "Migrazioni" la raccolta di racconti "La vendetta" di Agota Kristof che con la sua scrittura non lascia indifferente il lettore (tradotto dal francese da Maurizia Balmelli, Einaudi) e "Amore e vertigine" della scrittrice malese Hsu-Ming Teo tradotto dall'inglese australiano da Simone Garzella (Fazi).
In "Traduttorama" due speciali: tre articoli sulla vexata quæstio sempre molto dibattuta sull'istituzione di un albo per traduttori e interpreti, commentata da Antonella Andreella, Chiara Santoriello e Monica Cainarca. Il secondo speciale è sulla traduzione per la pubblicità con due interessanti articoli da parte di Roberta Gado Wiener e Alessandra Caberlotto.
Infine, in "Personaggio", una bellissima intervista allo scrittore Erri De Luca e traduttore dall'ebraico.