Tra marzo e aprile 2016 si sono svolte a Milano ben due fiere dell’editoria indipendente, Bellissima fiera e Book Pride. Due realtà che si impegnano in una «coalizione delle indipendenze» a sostegno di tanti editori che rischiano di continuare a cadere come birilli. In una tavola rotonda di Book Pride, il Sindacato Traduttori Editoriali, STradE, ha siglato insieme a ODEI (associazione che organizza Book Pride), un accordo di intesa tra editori e traduttori, argomentando le buone pratiche tra le due parti nei contratti di traduzione.
Dopo una più che ampia casistica di traduzioni pubblicate con il sostegno di finanziamenti spesso non correttamente giunti al traduttore, sembra ancora incredibile non riuscire a vedere il problema di fondo, a capirlo e a risolverlo in maniera definitiva.
È chiaro che i traduttori devono farsi valere, ma insomma… esistono i contratti di lavoro e le loro clausole. In base a questi motivi è stato importante dedicare un’intervista a Marina Pugliano e Riccardo Duranti, Segretari del sindacato di categoria, STradE.
In vista del nuovo giro di selezione per il Premio Strega 2016, una seconda intervista è dedicata a Davide Rubini, autore del romanzo in gara, Il fischio finale (Gilgamesh edizioni, 2016). Davide è autore di altri romanzi, e questo in particolare racconta l’Italia degli anni Novanta.
Prendendo spunto da un’altra opera in concorso allo Strega, Autobiografia di una femminista distratta, Laura Lepetit, (nottetempo, 2016), presentata domenica 10 aprile presso la nuovissima libreria Verso libri, abbiamo voluto raccontarvi del loro progetto. Verso libri esprime il cambiamento nel mestiere del libraio e l’evoluzione di cui questo operatore culturale si è dotato oggi. Di certo, un mestiere più dinamico, più divertente rispetto al passato, più coinvolto nelle pubbliche relazioni e manageriale. Un mestiere accogliente per personalità accoglienti, e propositivo. Molto propositivo.
Buona lettura e buone traduzioni,