La Libreria Italiana è un punto di riferimento culturale a Zurigo dal 1961, da quando i titolari Elisa e Sandro Rodoni incoraggiati da molti editori italiani, decisero di fondarla.
La libreria si trova nel quartiere latino della Langstrasse, zona che per tutto il ventennio tra gli anni ’50 e ’70 è stata molto frequentata dagli immigrati italiani. Nasce da questa circostanza l’idea di fondare una libreria e offrire la possibilità di comprare diverse pubblicazioni in lingua italiana. In quarant’anni e più di esercizio la libreria organizza mostre del libro e ospita diversi incontri con l’autore. Oggi rimane un punto di riferimento culturale consolidato con una clientela altrettanto fedele e notevolmente diversificata.
La vostra libreria è un punto di riferimento culturale già dal 1961. Com'è sorta la Libreria Italiana?
Il flusso migratorio dall'Italia verso la Svizzera è stato particolarmente forte tra il 1950 e il 1970, fino a raggiungere le 500.000 persone. È in questo momento che ci si accorge che la folta comunità di lavoratori immigrati soffre per la mancanza di pubblicazioni in lingua italiana; a quei tempi soltanto pochi libri e giornali italiani varcano le frontiere della Penisola. Vari testi, considerati troppo di sinistra, circolano addirittura solo clandestinamente. Così, nell'ottobre del 1961 prendemmo contatto con i maggiori editori italiani a Milano: fu l'Editore Giangiacomo Feltrinelli il più generoso, credendo fino in fondo alla nostra iniziativa fornendoci un generoso conto deposito di libri di scrittori italiani e stranieri.
Dov'è situata la Libreria Italiana?
La libreria è situata nei pressi della Langstrasse di Zurigo: un pezzo di storia dell'emigrazione italiana nel quartiere più multietnico della Svizzera. "Quartiere Latino": negli anni '50 era il quartiere degli operai emigrati in maggioranza italiani e spagnoli.
Com'è composta?
C'è un settore in particolare che avete scelto di mettere in evidenza?
Mentre negli anni '60 e '70, oltre la narrativa italiana e straniera, la libreria era fornita di un forte percentuale di libri professionali dell'Editore Hoepli di Milano: vi erano molti connazionali senza una formazione professionale con un forte bisogno di riscatto: ecco allora le nostre ordinazioni si riferivano anche a: Il libro del tornitore, fresatore, muratore, Aritmetica e Geometria dell'operaio, Il Poliglotta per imparare il tedesco. A quei tempi non vi erano ancora le scuole professionali per adulti. Ora, la libreria ha una scelta più ampia, è sempre presente la narrativa italiana, straniera, poi saggistica, storia, linguistica, naturalmente in quantità ridotte per lo spazio che abbiamo, curando però con attenzione il servizio clienti per le ordinazioni.
Com'è cambiata la vostra clientela nel tempo?
Nel tempo la clientela è fortemente cambiata: dei clienti di allora adesso siamo alla seconda e terza generazione, è rimasta l'attenzione per il libro in lingua italiana da parte delle famiglie e dei ragazzi che frequentano le scuole italiane, elementari e liceo. C'è un forte interesse per i libri di attualità e politica italiana: Gomorra è anche da noi un bestseller con Travaglio e Stella.
Quel che è cambiato realmente è tutto quel mondo che ruotò attorno alla libreria, un flusso di italiani che sono passati anche solo per ritrovare un'atmosfera che potesse ricordare il paese lasciato: capita ancora oggi.
Gli italiani di Zurigo sono dei lettori forti?
Si può dire che corrisponde alla media italiana in Italia. E qui molti possono leggere Stefano Benni in tedesco, per esempio.