Perché Istanbul ricordi
Ahmet Ümit si scopre scrittore per caso, quando nel 1980, dopo il colpo di stato, inizia il suo impegno politico tra le frange comuniste; oltre alle attività di propaganda e affissione di poster e slogan, scrive anche resoconti sotto forma di racconti per i suoi compagni in carcere. Uno di questi racconti viene in seguito pubblicato su una rivista, arriva così fino a Praga ed è poi tradotto in 40 lingue. Passano gli anni, Ümit lascia la politica, si dedica alla scrittura...