Buon Natale 2019 ! Auguri!

Argomento: FlashLetter
Pubblicazione: 24 dicembre 2019

Gesù di Nazareth
Peter Madsen, Claudiana 2019
Traduzione dal danese di Eva Valvo



In adolescenza, mentre leggevo i libri dal danese nel tentativo di imparare e afferrare la lingua di mia madre, pensavo: “Mi piacerebbe tradurli in italiano”. Penso spesso che, se ho finito per fare il mestiere che faccio, un poco lo devo anche a lui. Peter Madsen (http://www.petermadsen.info/) è forse il più grande illustratore danese vivente, raffinato, potente, poetico.

Celebre soprattutto per la serie di fumetti Valhalla (1979-2009), che racconta in quindici albi le vicende degli dei e degli eroi della mitologia norrena, con Gesù di Nazareth, pubblicato in Danimarca nel 1995, ha inaugurato un fecondo filone di opere di ispirazione biblica, cui sono seguiti negli anni un libro su Giobbe e una trilogia dedicata alle principali feste cristiane, Natale, Pasqua e Pentecoste.

Così l’emozione è stata grande quando finalmente, dopo anni di tentativi, ho trovato in Claudiana una casa editrice interessata a quello che in danese si intitola Menneskesønnen (Il Figlio dell’Uomo), il primo (e speriamo non ultimo) libro di Peter Madsen in traduzione italiana.

Uscito in danese quando i romanzi a fumetti non si chiamavano ancora graphic novel, il libro è frutto di più di tre anni di lavoro dell’autore che, oltre a studiare attentamente i quattro vangeli, ha fatto ricerche sul campo in Israele. In madrepatria è diventato un bestseller e longseller, è stato tradotto in diverse lingue e ha riscosso numerosi premi (tra cui quello per il fumetto cristiano al festival internazionale di Angoulême).

Narra la vita di Gesù con sapienza narrativa e tratto raffinato, dalla nascita alla resurrezione, passando per episodi noti e meno noti, parabole e miracoli, attraverso la voce dell’apostolo Pietro, con tutti i suoi dubbi, le domande e gli scoppi di rabbia. L’operazione di trasposizione del testo biblico in un mezzo espressivo come il fumetto, basato in gran parte sull’effetto delle immagini, è pienamente riuscita. Il linguaggio è moderno e accessibile, pur mantenendo chiari echi del testo dei vangeli. Il controllo delle citazioni, palesi o nascoste, del testo biblico è stata una preoccupazione costante nel lavoro di traduzione.

Tavole dai toni cupi, come quelle sulla strage degli innocenti o sulla passione e crocifissione, si alternano a tavole che comunicano serenità e apertura, come quelle relative al sermone sul monte o all’ingresso a Gerusalemme la domenica delle palme. Una delle mie preferite, che trovo di particolare efficacia, è la rappresentazione dell’ultima cena, che riesce a raccontare una scena notissima in maniera nuova, ad esempio con la veduta dall’alto della mensa a cui sono seduti Gesù e i discepoli.

Se dovessi definire la cifra fondamentale del libro, direi che sia proprio questa: Peter Madsen, da fine conoscitore e esegeta del testo biblico, è capace di raccontare anche le storie più conosciute in maniera che spiazza e sorprende il lettore. Forse è per questo che il suo racconto della vita di Gesù parla a chiunque, credente o meno, sia affascinato dalla complessa figura del Nazareno e dalla sua storia immortale, a chiunque sia pronto a lasciarsi commuovere e mettere in discussione dal testo evangelico. 136 pagine di acquerelli che riempiono gli occhi e il cuore.