La libreria italiana di Barcellona, Le Nuvole esiste dal 2011 dal progetto di Cecilia Ricciarelli. Le Nuvole è nel quartiere Grácia, vivace, pieno di bar e ristoranti, piccolo, ma tra i più noti in centro città.
La Libreria italiana Le Nuvole è un punto di riferimento culturale a Barcellona già dal 2011. Com'è sorta la Libreria italiana Le Nuvole?
La libreria italiana nasce come progetto che colma un vuoto incredibile in una città dove la comunità italiana è praticamente la prima comunità di stranieri. Da anni vivevo e lavoravo a Barcellona, anche come insegnante di italiano, e da sempre avevo notato la grande difficoltà nell’ottenere i libri che consigliavo ai miei studenti. Quando poi pensavo a cosa consigliare cercando delle novità la cosa si complicava ulteriormente.Così mi sono lanciata. La scommessa era quella di portare una vera libreria per un pubblico italiano sempre in crescita. Creare un luogo piacevole di scambio culturale. L’avventura è stata possibile anche grazie a un buon numero di amici e amiche che hanno creduto in questo progetto e mi hanno dato ben più di una mano.
Come ha reagito la città all’arrivo di una libreria italiana?
Quando abbiamo aperto ci siamo resi conto che la città ha risposto con entusiasmo, la notizia si è diffusa a una velocità sorprendente, si sono moltiplicate le interviste per le più importanti testate giornalistiche, radio e televisioni locali ci hanno contattato e, da allora, l’interesse intorno alla nostra realtà continua ad essere acceso.
Devo ammettere di essermi piacevolmente sorpresa, pensavo a un pubblico prevalentemente italiano e invece il nostro pubblico è veramente metà e metà. L’interesse per la cultura italiana è altissimo, cosa che notiamo anche al momento delle attività che proponiamo.
Com'è composta? C'è un settore in particolare che hai scelto di mettere in evidenza?
Com’è composta la vostra clientela tra italiani e spagnoli?
Inizialmente avevo come riferimento alcune belle librerie italiane ma in breve mi sono resa conto che la nostra è una realtà un po’ particolare e così abbiamo rimodellato l’offerta. La cosa bella è che la maggior parte dei nostri clienti ci chiede un consiglio su cosa leggere: niente di meglio per un libraio.
Tanti spagnoli e catalani si affidano per compiere un vero e proprio percorso, per addentrarsi nella letteratura italiana classica e contemporanea. Per questo, oltre a individuare lo stile narrativo che il cliente predilige, proponiamo un divertente “giro d’Italia in giallo”. Un altro settore che stiamo mettendo in evidenza è il fumetto d’autore: case editrici come Becco Giallo, Bao, Lizard raccontano l’Italia in modo originale.
Una libreria è molto più di un'attività commerciale. Quali attività culturali animano Le Nuvole e come risponde il pubblico? Com'è cambiata la clientela in questi anni?
In questi cinque anni e mezzo la libreria è cresciuta e sempre più persone riconoscono il nostro ruolo attivo di promotori della cultura italiana. In molti seguono assiduamente le presentazioni dei libri, i concerti di musicisti che vengono dall’Italia o italiani che vivono qui in città, le sessioni di “cinema e letteratura”, le serate teatrali e le conversazioni. Ogni qual volta ci viene segnalato che uno scrittore italiano visita Barcellona cerchiamo di contattarlo per organizzare un incontro con il pubblico. Sono passati a salutarci Zarocalcare, Stefano Benni, Maurizio de Giovanni, Melania Mazzucco, Massimo Carlotto, Marco Malvaldi, Valerio Varesi, Pino Imperatore e molti altri. La loro generosa presenza è stata fondamentale per fare della libreria un luogo d’incontro e di scambio. Devo dire che iniziamo ad essere conosciuti anche in Italia e questo facilita l’impresa.
Mi sembra che sempre più italiani in viaggio turistico in città passano a trovarci, incuriositi dalla particolarità di questa libreria dove le culture si mescolano e si creano incredibili momenti d’incontro in un “salotto” italiano a Barcellona.
Com'è cambiato, secondo te, il mestiere del libraio in questi anni?
Con gli anni tutto cambia, il medico generico manda dallo specialista, gli insegnanti non possono più insegnare solo con i libri, i negozianti non possono far affidamento solo sulla vetrina fisica del loro negozio ma devono pensarne altre virtuali... anche il mestiere del libraio ha subito mutazioni genetiche pur se nella sostanza assomigliamo ancora ai nostri predecessori.
Quello che è vero è che quasi nessuna libreria può vantarsi di sopravvivere solo grazie alla vendita dei libri. Se da una parte è triste dall’altra fa si che si debba reinventare e non dare niente per scontato. Se l’interesse che gli spagnoli e i catalani dimostrano per la nostra cultura è sorprendente, siamo anche coscienti che dobbiamo coltivarlo ed essere pronte a dare risposte alle mille domande e richieste che ci pongono.
Perché se è vero che in qualsiasi parte del mondo si può chiedere, e farti spedire comodamente a casa, qualsiasi titolo si desideri, è anche vero che sempre di più i clienti hanno voglia di scoprire, essere consigliati, cambiar idea e chiacchierare godendo di un nuovo tempo ritrovato in barba alle corse frenetiche a cui tutti siamo sottoposti.
Il tempo della lettura è inevitabilmente un tempo pacato, intimo; dedicarlo e dedicarselo è proprio un lusso moderno che è bene promuovere!