Traduzione da: Letteratura spagnola - Traduzione di Gina Maneri e gli allievi del Corso in traduzione editoriale dallo spagnolo 2013 - 2014 TuttoEuropa
Articolo di Giovanni Maria Pedrani
“È stato Alek a presentarmi al mio assassino, ma non gli serbo rancore.”
È questa la chiave del romanzo di Ignacio Escolar, l’unica frase citata nell’aletta sinistra del libro, per intrigare il lettore e giocare sull’ironia e l’ambiguità di un fatto improbabile: il narratore, vittima annunciata del proprio omicidio ha il potere di raccontare la propria morte dall’inizio dei fatti, sino all’inaspettato epilogo.
31 notti è un romanzo breve, diviso in 31 minuscoli capitoli, come 31 sono le notti brave di un bollente agosto madrileno.
Tutto gira intorno alla Premium, la discoteca teatro di una sordida guerra fra narcotrafficanti, alimentata da opportunisti, poliziotti corrotti e piccoli delinquenti.
Il personaggio principale è il giornalista, voce narrante in quasi tutte le parti del romanzo. C’è poi Velasco, il poliziotto psicopatico. Alek, il buttafuori polacco, un gigante tanto buono quanto cattivo che non esita a salvare un micetto cui darà il nome di Sorcio. E naturalmente la bellona di tutti i polizieschi maledetti: Vicky, la barista col tatuaggio sul sedere.
Madrid non c’è. O almeno non quella che conoscono i turisti. Non quella che vogliono far vedere gli spagnoli fra cultura e movida. C’è quella che vuole far emergere Escolar, un giornalista abituato a alzare la voce in radio, in televisione, in internet e ora anche nei libri.
31 notti va annoverato a pieno titolo nel filone noir, per la trama sporca, per le anime nere che vi soggiornano, per l’amaro che lascia in bocca il finale corrosivo, come l’acido in cui viene sciolto chi sgarra. Ma è anche il classico giallo ironico moderno, dove il narratore scherza con la morte e edulcora della stessa ironia le parole. I dialoghi vedono interlocutori che si stuzzicano a colpi di doppi sensi e la narrazione corre sempre sopra le righe, come un funambolo cammina sui fili dell’alta tensione.
Il lettore intuisce subito lo schema e capisce che ogni capitolo è corto come una miccia, pronta a far esplodere una bomba allo scandire di ognuna delle 31 notti.
È la tecnica incisiva, sarcastica, pungente del blogger Ignacio, applicata alla letteratura moderna.
La particolarità della versione italiana di 31 noches sta nella traduzione che non è il lavoro di un’unica mente bilingue, ma è stato possibile grazie agli allievi della Scuola di specializzazione in traduzione editoriale dell’Agenzia Tuttoeuropa con la supervisione di Gina Maneri per Marcos y Marcos. Da lettore, e senza conoscere lo spagnolo, posso dire che le 31 notti ha una resa omogenea dell’opera, animata da uno spirito uniforme e coerente.
Complimenti agli allievi!