Chiedete a una persona adulta, quali libri di Lev Tolstoj conosce e vi risponderà: Anna Karenina, Guerra e pace, Sonata Kreutzer… Senza dubbio, queste sono le opere che hanno portato allo scrittore russo una fama mondiale.
Ma Tolstoj non scriveva soltanto per gli adulti. Pur appartenendo al ceto nobile, trovava sempre del tempo per i piccoli, soprattutto per i figli dei contadini di Yasnaya Polyana – dove era nato, cresciuto e aveva infine trovato pace – per i quali aveva persino fondato una scuola. I racconti e le favole di Tolstoj per i bambini sono permeati di amore, sono semplici di contenuto, ma non superficiali; contengono una morale, ma sono lontani da essere moralistici. Sono testi che facilitano il lettore ad apprendere i concetti del bene, della giustizia e dell’onestà. Non a caso, nonostante siano passati ormai più di cent'anni da quando sono stati scritti, in Russia continuano a far parte del programma scolastico, aiutando a instillare nei giovani il piacere e l’amore per la lettura.
Spesso accade però che i testi minori, nonostante tutti i loro pregi, rimangano all’ombra delle opere più voluminose e conosciute. Così è successo con Salto, un piccolo gioiello rimasto nell’oblio per più di cinquant’anni per poi essere ritrovato in un cassetto, ritradotto e riproposto ai lettori per stupirli nuovamente col suo realismo e l’incredibile forza drammatica.