29 gennaio 2019
Harry Potter e il principe mezzosangue
Il primo HP mi è piaciuto, tanto che mi sono cercata (o ho aspettato, non ricordo bene i tempi) il secondo volume in inglese. Poi Salani mi ha proposto di entrare in campo dal terzo libro, che non a caso, credo, è ancora il mio preferito. Una traduzione tranquilla, sommessa, come lo sono in genere questi lavori, senza incursioni da parte dei giornalisti. E poi la bomba HP è scoppiata un po' dappertutto, e mi sono trovata, curiosamente, a rispondere a domande di ogni genere, anche pochissimo connesse col mio lavoro di traduttrice: lei è amica della signora Rowling? vi conoscete? la invidia? Sicuro che la invidio: ma io non so scrivere il fantastico, e quindi la mia è un'invidia smorzata, generica, gentile. Credo che nessun traduttore in Italia abbia mai ricevuto tanta attenzione. Eppure per il successo di un libro molto dipende dalla traduzione...