Traduzione da: catalano, di Stefania Maria Ciminelli | autore: Jaume Cabré | La Nuova Frontiera
I racconti di Jaume Cabré di certo scuotono la tranquillità del lettore. Pagina dopo pagina ho sempre pensato alla bravura di Stefania Ciminelli che ha tradotto il testo allineandosi alla scrittura splendida di questo autore catalano.
Cabré scruta la penombra di una (dis)umanità crudele che arriva in eredità a chi è sopravvissuto a un trauma. Questo trauma non è arrivato a caso ma rimanda a un altro trauma in un effetto matrioska.
C’è l’assassino, il ladro, il mercenario, tredici individui, uno dopo l’altro con un passato talvolta difficile, proiettati in un presente da criminali professionisti. Vite in fuga da ferite interiori da cui hanno imparato a difendersi. Eccome.
La Guerra Civile sembra essere un elemento chiave – secondo il criterio del filo rosso o atmosfera comune che Cabré svela in epilogo – per spiegare da dove scaturiscono la malvagità e l'istinto di vendetta. La guerra stessa non è forse il risultato di sentimenti impietosi, dell'avidità dei potenti che decidono a loro vantaggio, senza calcolare le conseguenze nelle vite degli innocenti? Quella stessa violenza che nei racconti di Cabré dà voce a orfani, disoccupati, affamati, poi criminali.
Cabré ci porta a considerare il quando arriva la penombra.
Ci chiede di non fermarci al gesto, ma di fare un passo indietro e scavare nella miseria dell'individuo per capirne l'origine. Un esercizio per niente semplice perché coincide con i verbi giustificare, comprendere, e più difficile ancora perdonare. Eppure nelle loro rispettive non-colpe, nelle loro sofferenze i tredici personaggi mostrano la loro luce, il loro lato umano; è a questo punto che i racconti ci interrogano ad alta voce: Perché? Sono storie che fanno riflettere sull'origine della malvagità, sul momento esatto del quando arriva la penombra. Non arriva a caso, non erano nati per diventare assassini, ladri o mercenari. C'è chi ha sbagliato prima di loro, e prima ancora le circostanze. Se arrivati a questo punto siamo riusciti a comprendere, possiamo ancora chiederci cosa fermerà la violenza?
Quando arriva la penombra è una raccolta sofisticata per l'effetto che l'autore si è posto di suscitare; se alla fine saremo riusciti a leggere tutti i racconti, a sostenere l'impatto con la crudeltà e la sofferenza narrate, è grazie alla scrittura di Cabré e alle domande che ciascuna delle tredici storie ci pone.
Dori Agrosì