08 marzo 2019
I gatti non hanno nome
“Momò era la più brutta. Con un naso dove si sarebbero potute parcheggiare due carriole e una Honda 70”... Rita Indiana è molto pop e soprattutto nel senso della pop art che esalta e rivisita gli scarti del reale e dell’immaginario. C’è la musica lì dentro, la pubblicità, la tivù, marche di prodotti del supermercato, liste della spesa, il dozzinale, insomma. Ma c’è anche il reale meraviglioso caraibico...