La prefazione del negro
Dire che Daoud sia visionario è un eufemismo: immagini inedite, poetiche, bizzarre affollano le pagine del racconto. Ripetute allucinazioni perseguitano la malcapitata che, oltre ad averne turbato il sonno, rischia di vedere i rari luoghi comuni presenti nel testo come brillanti trovate del genio di Daoud. Poi Daoud parla arabo. Davvero: è la sua prima lingua. E l’arabo si legge sotto il francese: traspare...