Traduzione da: finlandese | Tommi Kinnunen | Traduzione di Irene Sorrentino | Edizioni ETS
Il romanzo d’esordio e di successo di Tommi Kinnunen, All’incrocio delle quattro strade, è stato tradotto in diversi paesi prima di arrivare in Italia nel 2018 con le Edizioni ETS a inaugurare la nuova collana di narrativa europea, Intersezioni Narrative, destinata alle lingue di minore diffusione per il valore culturale che ogni scrittore riesce a proferire.
La Finlandia per esempio è un paese poco esplorato dai lettori italiani. Di queste pagine possiamo aspettarci un’ambientazione nordica tra neve e freddo, una trama intrecciata ai numerosi fatti storici che hanno segnato più volte l’identità di questa Repubblica. Sono state più o meno queste le mie prime aspettative prima di leggere il romanzo di Tommi Kinnunen. Si tratta in realtà di un romanzo bellissimo.
Condizionata dalla curiosità di consultare la voce «Finlandia» su Wikipedia, di questa penisola ho scoperto una sequenza di guerre, di prepotenze russe, le due guerre mondiali e infine il 1995 che brilla come una data importantissima per l’ingresso della Finlandia nell’UE. All’incrocio delle quattro strade copre l’arco di un secolo esatto, dal 1895 al 1996, un dettaglio che mi ha guidata a interpretare l’intera lettura sotto il profilo storico e geografico.
Maria, l’ostetrica, è il primo personaggio che l’autore ci presenta, è una donna indipendente e autonoma, un caso raro per quei tempi, può rappresentare molte cose tra cui il riconoscimento delle donne nel mondo del lavoro e la lotta per l’indipendenza del paese. Da Maria confluisce tutta la contea nel bisogno di assistenza alle partorienti nel mettere al mondo vite nuove.
Onni, il falegname suo genero, con grande energia ricostruisce la casa al ritorno dalla guerra, stravolgendo la struttura primordiale; non più stanze e corridoi ciechi, ma comunicanti. Questa parte del romanzo avvicina la casa a una metafora della Finlandia stessa con gli eventi storici del paese, all’incrocio con le quattro strade: Svezia, Norvegia, Russia e il Mare Baltico.
Le guerre intestine tra i familiari della casa nel susseguirsi delle generazioni assomigliano alle guerre che hanno preso di mira la Finlandia nel corso degli stessi anni, da parte dei paesi confinanti e l’indipendenza del 1917 non era bastata a placare le guerre. La libertà assoluta arriva nel 1996 con Kaarina, la nuora premurosa e prudente, complice di un matrimonio finalmente felice, che scopre e brucia delle lettere scomode custodite in una scatola di ferro. Kaarina brucia quindi i dissapori del passato senza possibilità di ritorno: il futuro è un’altra storia. È infatti nel 1995 che la Finlandia entra nell’UE, chiude ogni possibile braccio di ferro con la Russia e apre un nuovo e inaspettato capitolo di pace.
Dori Agrosì