14 novembre 2024
Intervista a Stefano Rosatti, traduttore dall'islandese
In Islanda il dibattito sulle lingue minoritarie è per ovvi motivi molto sentito e dunque la scelta di Ólafsdóttir di avere come protagonista del romanzo una linguista che si occupa di tali fatti è decisamente attuale. Ma in Eden non c’è solo questo: come si è già detto, il problema dell’estinguersi di una lingua ha radici profonde e conseguenze culturali gravi che in un certo senso toccano tutti noi in quanto appartenenti al genere umano. Però la questione del frequente estinguersi delle lingue è solo una parte del problema, il quale non è così distinto, per esempio, da quello dello sfruttamento indiscriminato di territori più o meno vasti e delle loro peculiari risorse naturali. L’Islanda forse, nell’immaginario di chi non ci vive, possiede ancora una certa aura di luogo puro e incontaminato, in realtà nemmeno questo posto splendido è esente dal depauperamento delle risorse, e nel romanzo se ne parla...